Si è concluso il mese dell’Alzheimer e ho raccolto nella foto qui sopra tutte le dichiarazioni dei politici che sono intervenuti per parlare di demenza.
No, la slide vuota non è un errore.
Ho cercato in rete, ho letto giornali e riviste online ma non ho trovato un solo virgolettato sul tema. L’unica notizia che sono riuscito a reperire è la richiesta da parte dell’onorevole Annarita Patriarca e della senatrice Beatrice Lorenzin di illuminare di viola le facciate dei palazzi di Camera e Senato il 21 settembre (per chi non lo sapesse il viola è il colore del “Non ti scordar di me”, simbolo della malattia di Alzheimer).
Un gesto simbolico che purtroppo, in ogni caso, non cambia le cose né per i malati né per chi se ne prende cura.
Può darsi che la mia ricerca non sia stata accurata: magari qualche esponente della classe politica ha fatto dichiarazioni o elargito promesse e la cosa mi è sfuggita.
Credo però sia più probabile che le demenze continuino a non essere una priorità per chi ci governa, nonostante i dati raccontino una situazione tutt’altro che tranquillizzante.
Io, per quanto è nelle mie possibilità, partecipo a ogni convegno, a ogni occasione pubblica per portare la voce dei curacari a chi non vuol sentire.
È questo l’invito che rivolgo a ogni familiare: non chiudiamoci nella nostra sofferenza, parliamo dei nostri problemi quotidiani, dei nostri bisogni. Smettiamo di vergognarci per la situazione che viviamo. Facciamo in modo che non sia più possibile far finta che non esistiamo.
Come dice il messaggio dell’Alzheimer Fest: se le demenze sono in ogni provincia d’Italia, allora le cure devono esserci tutte, dovunque, subito.