Marco Annicchiarico nasce in una mangiatoia milanese nel maggio del 1973, lo stesso giorno in cui La Malfa padre annuncerà il ritiro della fiducia del P.R.I. al Governo. Da quel momento capisce che è meglio accantonare la politica e si appassiona alla musica e alla letteratura.
Se ne perdono le tracce fino agli anni zero, quando compare in diverse antologie con poesie che non gli varranno mai il Premio Nobel.
Nel 2007, con l’amico Giacomo Rabiti, cura e produce un cd tributo a Vinicio Capossela, chiamando diciotto artisti del panorama indipendente italiano tra cui Bugo, Federico Sirianni, Roberta Carrieri e Nobraino; il ricavato viene devoluto all’Amref per la costruzione di un pozzo in Africa.
Nel 2009 pubblica e poco più lontano (LietoColle). Nello stesso anno, tre giorni dopo il suo decesso, resuscita nella fredda Torino, dove realizza siti internet, scrive recensioni musicali (anche per il mitico Fuori dal Mucchio), fonda un’Associazione Culturale, una rivista letteraria (Fuori Asse) e ritorna a suonare. Sotto la metropolitana.
Nei (pochi) concorsi ai quali partecipa colleziona pergamene e targhe varie, evitando accuratamente qualsiasi premio in denaro (è una questione di principio, dirà in un’intervista radiofonica).
A fine 2012 realizza su carta riciclata Canzoni da stonare, libro di poesia interamente autografo in tiratura limitata e incide con i Pura Follia il disco eVenti ascensionAli. Due di queste canzoni saranno poi incise anche dall’Orchestra Grande Evento di Moreno il Biondo.
Nel 2013 con Gattili Edizioni pubblica le plaquette Alessandro Bono (nella collana Monografia musicale) e Ventuno settembre (nella collana di Poesia).
Attualmente collabora con la cantautrice Rosa Mangano al progetto musicale Turi Mangano Orchestra, circondato dalla natura, da sogni grandiosi e da tanta voglia di fare. Nulla.
Attualmente vive.