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[la spettacolare] ascesa [dei miei ricordi]

[la spettacolare] ascesa [dei miei ricordi]

Archivi della categoria: Shiver

Giuliano Dottori: L’arte della guerra Vol.2 (recensione)

23 mercoledì Set 2015

Posted by Marco Annicchiarico in Giuliano Dottori, Musica italiana, Recensione, Senza categoria, Shiver

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dimartino, ghemon, Giuliano Dottori, l'arte della guerra, musica, musicraiser, recensione, shiver, simone massi, sun tzu

giuliano-dottori_cover2015

L’arte della guerra, nonostante sia stato diviso in due volumi distinti, costituisce un vero e proprio concept album.
Anche questo secondo volume, uscito a un anno di distanza dal primo, è stato realizzato grazie alla piattaforma MusicRaiser e, proprio come il volume uno, si compone di otto brani che continuano il filo del discorso lasciato in sospeso, passando da una visione intimista a una più ampia, seguendo l’ispirazione nata dopo la lettura dell’omonimo libro di Sun Tzu. Continua a leggere →

O.F.: Aroma morango (recensione)

19 martedì Mag 2015

Posted by Marco Annicchiarico in Musica italiana, Of, Oliviero Farneti (Of), Recensione, Senza categoria, Shiver

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aroma morango, musica, Of, oliviero farneti, recensione, shiver

of-cover2014

Dietro l’acronimo Ö.F. si nasconde (ma nemmeno tanto velatamente) Oliviero Farneti, musicista veronese che in molti avranno già avuto modo di conoscere nei progetti Fake P, Spagetti Bolonnaise, MiceCars o Lava Lava Love, per citare solo i quattro più famosi. Dopo il lavoro pubblicato quasi dieci anni con lo pseudonimo di El Senor Ciuf Ciuf, Farneti, grazie alla neo nata etichetta The Black Lodge, è uscito a fine dicembre con Aroma Morango, il primo disco solista, scaricabile gratuitamente dalla piattaforma Bandcamp (qua).

L’idea di quest’album nasce da lontano, da brani che (per motivi diversi) non sono riusciti a finire nei dischi di una delle band già citate (come “A Laughable Self Defense” o “Panopticon”, quest’ultimo suonato varie volte dal vivo coi Lava Lava Love). Così, maturato il momento, Farneti ha aggiunto nuove canzoni e chiamato Giuditta Matteucci a realizzare i video dei tre brani che aprono l’album (“Attila”, “A Laughable Self Defense” e “Panopticon”), affidandole anche l’artwork del cd.
Il risultato di “Aroma Morango” è quello che per Farneti rappresenta fare musica: un pop leggero (e breve, si tratta di poco più di venti minuti) accompagnato da farfisa, theremin, moog, rhodes, synth circolari e mandolini. Questo pop cavalca suoni che attraversano la psichedelia e l’elettronica (arrivando anche a lambire bossa nova e surf), quasi ispirato ai Flaming Lips, senza tralasciare la propria esperienza indie.

Un disco forse non indispensabile ma che si lascia ascoltare, seppur distrattamente. Alla fine, mi chiedo, non è questa oggi la cosa più difficile?

(Pubblicato su Shiver)

Altera: I love Freak (recensione)

24 venerdì Apr 2015

Posted by Marco Annicchiarico in Altera, Musica italiana, Recensione, Shiver

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alessandra mostacci, alessandro quasimodo, altera, bob callero, bruno rombi, daniele ciampi, i love freak, marina la torre, musica, recensione, roberto freak antoni, shiver, vincenzo motta

altera_2015

I Love Freak (distribuzione Self), il nuovo progetto firmato dagli Altera, è al contempo un omaggio alla poetica surreale di Roberto Freak Antoni e, in un certo senso, il suo testamento musicale, visto che compare in ben cinque tracce. Realizzato – come sempre più spesso capita in questi ultimi anni – grazie alla piattaforma MusicRaiser e con la collaborazione del Meeting delle Etichette Indipendenti, l’album ospita infatti l’ultimo brano registrato in studio dall’artista bolognese (“Par-lamento“), scomparso poco più di un anno fa, e diversi suoi testi messi in musica.

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Cesare Basile: Tu prenditi l’amore che vuoi e non chiederlo più (recensione)

22 mercoledì Apr 2015

Posted by Marco Annicchiarico in Musica italiana, Recensione, Shiver

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araziu stranu, biagio guerrera, cesare basile, dina basso, enrico gabrielli, fabio rondanini, fratelli la strada, i caminanti, la fine del mondo, la fionda, lilith, luca recchia, manuel agnelli, massimo ferrarotto, patamu, premio tenco, rita oberti, rodrigo d'erasmo, siae, simona norato, soundreef, teatro valle, tu prenditi l'amore che vuoi e non chiederlo più

cesarebasile_2015

Probabilmente, quando era ancora bambino, anche al piccolo Cesare devono aver regalato una chitarra “giocattolo” con innestato l’arancio selvatico con la mollica, corde di lenza e chiavi di fatica, così come capita al personaggio di Araziu Stranu. Questa, insieme ai consigli di un nonno vissuto a cavallo delle due guerre (“imbastisci racconti se non vuoi un padrone / fatti rivolo, facciata e mare”), devono averlo spinto a diventare un artista e a scrivere questo brano che apre Tu prenditi l’amore che vuoi e non chiederlo più, uscito Lunedì su cd (Urtovox con la distribuzione di Audioglobe) e atteso nel mese di aprile su vinile (La Fionda /Overdrive).

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Colapesce: Egomostro (recensione)

27 venerdì Feb 2015

Posted by Marco Annicchiarico in Colapesce, Musica italiana, Recensione, Shiver

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albanopower, alessandro baronciani, alfio antico, colapesce, egomostro, fabio rondanini, giacomo fiorenza, giuseppe sindona, l'altra guancia, lorenzo urciullo, maledetti italiani, mario conte, musica, premio tenco, recensione, shiver, vincenzo vasi

colapesce2015

Pubblicato mercoledì 4 febbraio il nuovo album di Lorenzo Urciullo, in arte Colapesce, è stato anticipato nei mesi precedenti da due singoli-non singoli (“Maledetti italiani” a novembre e “L’altra guancia”a gennaio). Egomostro, che segue a tre anni di distanza Un meraviglioso declino (vincitore del Premio Tenco 2012), è un album che ruota sul cantautore siciliano e i suoi rapporti personali ma può anche considerarsi un lavoro da leggere a vari livelli, in base alla sensibilità e all’attenzione di chi ascolta. È, potenzialmente, un disco rivoluzionario, poetico, intimista, romantico, astratto o solamente il solito prodotto del sottobosco indie.

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Andrea Arnoldi e Il Peso del Corpo (recensione)

20 venerdì Feb 2015

Posted by Marco Annicchiarico in Andrea Arnoldi e Il Peso del Corpo, Musica italiana, Recensione, Shiver

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andrea arnoldi e il peso del corpo, decalogo, fernando pessoa, gionata giardina, giorgio roccia gagliano, giorgio vasta, le cose vanno usate le persone vanno amate, leonardo gatti

andrea-arnoldi-e-il-peso-del-corpo-cover2014

Le cose vanno usate, le persone vanno amate può essere definito un album per immagini, dal sapore acustico, intimo e immaginifico. La voce e la chitarra di Andrea Arnoldi restano sempre in primo piano e si fanno accompagnare dagli archi, dalle percussioni e dai fiati (ma anche dagli utensili da cucina), in una cura (quasi) maniacale per i suoni e per gli arrangiamenti.

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Santo Barbaro: Geografia di un corpo (recensione)

31 sabato Gen 2015

Posted by Marco Annicchiarico in Musica italiana, Recensione, Santo Barbaro, Shiver

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christoph brehme, diego sapignolli, francesco tappi, franco naddei, francobeat, geografia di un corpo, giuseppe righini, lucia centolani, matteo rosetti, michele bertoni, michele camorani, pieralberto valli, roberto villa, santo barbaro, yaroslav vasilyev

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Chi, come me, aveva lasciato due anni fa i Santo Barbaro in mare aperto sulle loro Navi -in un progetto diventato duo elettronico e distanziatosi dal cantautorato essenziale del precedente “Lorna”- forse sarà rimasto sorpreso nell’apprendere dell’uscita di Geografia di un corpo. Le voci che volevano il progetto arenato in una darsena romagnola sono infatti state ricacciate in mare aperto proprio dal duo composto da Pieralberto Valli e Franco Naddei (di recente uscito con il progetto FrancoBeat) che, con una ciurma ampiamente allargata, ha unito i testi minimali e intimi del primo al sound elettr(on)ico del secondo.

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Musica per Bambini: Capolavoro (recensione)

14 mercoledì Gen 2015

Posted by Marco Annicchiarico in Musica italiana, Musica per Bambini, Recensione, Shiver

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capolavoro, manuel bongiorni, musica italiana, musica per bambini, trovarobato

musicaperbambini_2014

Capolavoro, la nuova uscita di Musica per Bambini, è un concept album dedicato al mondo del lavoro. Nei tredici brani del disco si trovano da una parte le voci dei bambini, pronti a elencare mestieri surreali, e dall’altra quella (campionata) di Manuel Bongiorni (il nome reale di chi detiene il marchio) che ne racconta altri, usando l’ironia, le rime e un approccio -come sempre- spiazzante.
È così che l’imprecario, l’allevatore di sassi e il poeta (di corte e il poeta) di lunghe vengono seguiti dallo squilibrista, dal millemani e dall’idraulico aulico. Questo sesto album è stato pubblicato con la Trovarobato e viene considerato il lavoro più accessibile, ideale per iniziare a riscoprire l’intera discografia del progetto. Tra qualche eccesso, qualche picco di originalità e rimandi ai lavori precedenti (come in “Bigliettaio”), l’ascoltatore ha il compito di essere parte attiva, adattandosi al mood musicale che passa (indifferentemente) dal pop al metal, dall’elettronica al rap in un ascolto che può infastidire e far venire il mal di testa così come può lasciare fulminati per l’ironia, la genialità (malsana) di Bongiorni e la distrazione che propone in ogni pezzo. Nell’ascolto tutto si fonde, dagli effetti sonori alla melodia, dalle interruzioni agli effetti sonori, generando una confusione che potrebbe sembrare quella di un bambino che guarda il comportamento di certi adulti.
Più che Musica per Bambini, questa è musica per adulti che, la prossima volta che si troveranno ad aspettare in fila dal dottore (ore, ore, ore e ore), di sicuro sorrideranno, ripensando a questi mestieri strani e a queste canzoni capolavoro.

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Saint Lawrence Verge: This is the way (recensione)

08 giovedì Gen 2015

Posted by Marco Annicchiarico in Indieoteque, Musica italiana, Recensione, Saint Lawrence Verge, Shiver

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indieoteque, musica, recensione, saint lawrence verge, shiver, this is the way

SaintLawrenceVerge_2014

I Saint Lawrence Verge, nati a Modena nel 2012, con l’album d’esordio This Is The Way indicano la loro strada, contraddistinta da una voce calda, chitarre arpeggiate, pause strumentali e un genere che spazia tra ambient, folk e rock, convincente solo a metà. Il trio parte da studi classici (“A Decade” o la strumentale “All in Faded Days”) e sconfina nel western (“Three Guns Lullaby”) o nell’alternative (“The Absence Room”), chiudendo il disco con la cover “O Gorizia, tu sei maledetta”, canzone che stride un po’ col resto. Sarebbe la strada giusta se i brani avessero una dimensione meno monotona.

(Pubblicato su Shiver)

Abba Zabba: Sereno (recensione)

08 lunedì Dic 2014

Posted by Marco Annicchiarico in Abba Zabba, Indieoteque, Musica italiana, Recensione, Shiver

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abba zabba, alessandro giorgiutti, amari, enrico berto, musica, recensione, sereno, shiver

abbazabba

Sereno può essere considerato il secondo debutto di Abba Zabba, nome d’arte di Alessandro Giorgiutti (preso in prestito da una canzone di Tom Waits). Lasciato da parte l’inglese – con cui ha composto due Ep (folk) e un album (elettrico) – il cantautore triestino sperimenta l’italiano per raccontarsi e raccontare. Nei cinque brani di questo Ep ricerca la serenità tra amarezze, riflessioni e quotidianità che si dividono tra ballate e cantautorato. Missato con Enrico Berto (Amari), “Sereno” prova a strizzare l’occhio a Sinigallia e Bon Iver; magari non sempre ci riesce, ma la prima prova in italiano lascia ben sperare.

(Pubblicato su Shiver)

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