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[la spettacolare] ascesa [dei miei ricordi]

[la spettacolare] ascesa [dei miei ricordi]

Archivi della categoria: Inediti

Settebello

21 lunedì Ott 2019

Posted by Marco Annicchiarico in Caregiver Whisper, Inediti, Racconto breve

≈ 1 Commento

Nei mesi in cui ho aiutato i miei genitori a vivere meglio le loro malattie, mio padre mi ha regalato molti ricordi. Viaggiano in parallelo con le (dis)avventure di mia madre. Quando riascolto gli audio mi accorgo che, mentre mio padre racconta, Lucia si intromette con domande o discorsi che non c’entrano nulla: questi erano un segno – che non siamo stati capaci di riconoscere – della demenza che si stava facendo largo.
Oggi mio padre avrebbe fatto cifra tonda. Quindi, per questi suoi ottant’anni, gli restituisco uno dei suoi ricordi. Convinto che lui stia vedendo e ascoltando tutto quanto. Lucia non si ricorda più che vi siete sposati, ma anche ieri mi ha chiamato con il tuo nome. Quindi, anche se non sa chi sei, nel suo cuore sei ancora con lei.

Il primo acquisto di mio padre per spostarsi in città, senza dover aspettare o inseguire i mezzi pubblici, non è stata una macchina – come gli sarebbe piaciuto – ma una motocicletta. Gli piaceva molto il Maggiolino ma costava 650.000 lire ed erano troppe per quelli che erano i suoi progetti. Così, alla fine, decise di ripiegare su una moto, un Morini 7bello, diventata famosa grazie al pilota Giacomo Agostini. La prima volta che chiese informazioni, a novembre, gli dissero che per 309.000 lire sarebbe stata sua.
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Ma un giorno disse vado in città

11 domenica Nov 2018

Posted by Marco Annicchiarico in Caregiver Whisper, Inediti, Racconto breve

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Milano, 1957

S: Sebastiano, mio padre
N: Nicola, nonno di Sebastiano
C: Signora Confalonieri
M: Io

La prima volta che Sebastiano, mio padre, è arrivato a Milano aveva da poco compiuto diciotto anni: era il 1957. Proprio come in quel film con Totò e Peppino, aveva con sé una valigia legata con lo spago e i soldi nascosti dentro ai calzini. Glieli diede suo nonno Nicola il giorno prima di partire.
N: «Hai tempo cinquantamila lire», gli disse. «Se non riesci a trovare un lavoro, quando finiscono te ne torni qui al paese e mi dai una mano a lavorare la terra.»
Mio padre aveva in tasca un indirizzo per un colloquio di lavoro e, nonostante le sue speranze, non aveva alcuna idea di quello che sarebbe successo da quel momento in avanti. L’unica cosa certa è che al paese non ci voleva tornare per nulla al mondo. Soprattutto, sapeva che non voleva ritornare indietro per mettersi a lavorare la terra insieme a suo nonno e sua madre.
Quando scese dal treno, arrivato in Via Gustavo Fara, proprio dietro la stazione, trovò solamente una distesa di prati. Quella della metà degli anni ’50 era una Milano in piena evoluzione. Nel giro di quattro anni, la  città avrebbe cambiato completamente forma: palazzi su palazzi, Ina-Case e il quartiere Gallaratese, che in origine era stato pensato come a una “città satellite”. Continua a leggere →

Neve

04 lunedì Gen 2016

Posted by Marco Annicchiarico in Inediti, Pensieri, Poesia

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Quando chiedi: “una goccia di pioggia, secondo te, quanto pesa?”, sorrido e guardo fuori. Da qualche minuto, l’acqua ha lasciato il posto a piccoli fiocchi di neve. Sorridendo, guardando la parte sinistra del tuo volto, rispondo che una goccia pesa quanto una nota della canzone Again di Daigo Hanada. Tu, guardando la mia parte destra, riconosci, una dopo l’altra, tutte le gocce, tutte le note, tutti i nostri silenzi.

Senza titolo

18 giovedì Giu 2015

Posted by Marco Annicchiarico in Inediti, Poesia

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Cammini nei vicoli
con aria distratta e passo lento.

Le vetrine ti riflettono
due di te per volta; e io
sorridendo, vi guardo tutte.

(inedito, 2015)

Irpinia 1980 (inedito)

13 sabato Giu 2015

Posted by Marco Annicchiarico in Inediti, Poesia

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Irpinia 1980

Quando faceva buio
e il silenzio copriva le voci
guardavo le luci
di un paese in lontananza;
non le ricordavo.

L’anno prima, disse mio nonno,
erano coperte dalle montagne.

A vederle così, quelle luci,
sembravano un luna park
distante un’altra estate.

Ogni tanto la terra tremava,
come le mani. E tutti
uscivamo di casa,
con la calma dell’abitudine,
prima di rientrare
a girare una pagina a caso,
in attesa del sonno.

Dentro un disegno (inedito)

12 venerdì Giu 2015

Posted by Marco Annicchiarico in Inediti, Poesia

≈ 2 commenti

Dentro un disegno

Disegno le venature del legno
pensando alle tue gambe
a quelle radici azzurre che compaiono
quando sei stanca
quando l’albero chiede acqua
e riposo alla tua terra.

Come filari confinano il sangue,
lo separano dal resto, fanno la guardia
al tempo che si perde
nella distanza del viaggio.

Staccando il tratto ritrovo,
nel centro esatto del foglio,
una forma che domani sarà definita
dal colore dei tuoi occhi
e da questa mano
ancora incerta e senza riposo.

L’arco (inedito)

11 giovedì Giu 2015

Posted by Marco Annicchiarico in Inediti, Poesia

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L’arco

Quando il vestito scivola nel buio
sulla tua pelle si svela
un tempo sospeso
che non ha partenze né arrivi.

In quella penombra riflessa
usiamo le mani come lancette impazzite
cambiando senza tregua gli orari.
Io ti oriento in un verso
ti rinchiudo nella metrica di un abbraccio
mentre tu unisci lentamente
le parole, le mandi a capo
insieme al pensiero.

Fuori nel silenzio di una città
che attende le prime luci
il tempo continua a scorrere
si rincorre.

Dentro, in quell’arco imperfetto
tutto resta sospeso e si somiglia
la realtà come il sogno.

Su Poetarum Silva

09 martedì Giu 2015

Posted by Marco Annicchiarico in Inediti, Poesia, Poetarum Silva

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Oggi, su Poetarum Silva, sono uscite tre mie poesie inedite, che fanno parte de “L’ombra della luce”. Si possono leggere in questa pagina. Buona lettura

Le scale

12 mercoledì Nov 2014

Posted by Marco Annicchiarico in Inediti, Musica italiana, Poesia, Racconto breve, Rosa Mangano, Turi Mangano Orchestra

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Tag

carcere, giustizia, inedito, le scale, musica, poesia, ristretti orizzonti, stefano cucchi, turi mangano orchestra, verità

Ci sono giorni in cui la pioggia scende e, anche se controvoglia, sei costretto all’attesa. Così per questo pezzo ho dovuto aspettare che cessasse l’allarme meteo, rileggere tutto e decidere se pubblicarlo o meno. Ho aspettato che passasse quella fastidiosa sensazione all’altezza dello stomaco, quella sensazione che, quando ti assale, riesce a togliere il fiato e la ragione.
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Ruoli (appunto del 2005)

10 lunedì Nov 2014

Posted by Marco Annicchiarico in Inediti

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Tag

appunti, inedito

DSC01716

Arriva sempre il giorno in cui ti accorgi che la vita è piena di ruoli che si invertono, di allievi che diventano maestri, di persone che rinunciano alla libertà per amare e di altre che smettono di amare per essere libere.

Sempre più spesso ti accorgi di avere a che fare con ruoli e non con persone; qualcuno si perde, qualcuno si ritrova, si cambia e si rinasce. Altrove.

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