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bandafratelli-2014

Il titolo del secondo album dei Banda Fratelli, L’amore è un frigo pieno, finisce per diventare un modo di dire o un insolito modo di pensare. Lo si avverte già nel packaging, confezionato sottovuoto in una busta di plastica trasparente. La band cuneese ha pensato di riempire questo frigo – e quindi il disco (che il comunicato stampa consiglia di conservare, al fresco, nel lettore cd) – con otto tracce pop che provano a raccontare d’amore e d’indipendenza, di (presunta) morte e di rivoluzione. Per dirla in breve: di vita, così come potrebbe fare un bambino di otto anni, magari un po’ precoce. Ma dietro l’ironia e la disillusione degli occhi di questo bambino si nasconde la scrittura di un adulto che, crescendo, vorrebbe cambiare le cose.

Il risultato è un album pieno di rime, scanzonato e a tratti surreale, scritto e ben cantato da Andrea Bertolotti, che ha come piatto forte del menù una freschezza semplice adagiata su un vassoio di elettronica. Pubblicato a tre anni di distanza dal primo album, sempre per conto della Controrecords e con distribuzione Audioglobe, il disco è stato registrato e missato presso il Transeuropa Studio di Torino, con la produzione artistica di Fabrizio “Cit” Chiapello(Subsonica, Baustelle) e le ospitate di tre amici come Eugenio Cesaro (Eugenio in Via di Gioia), Nicola Martini eLuciano De Blasi (e i Sui Generis). I Banda Fratelli, dopo aver aperto i live di artisti come Africa Unite, Perturbazione e Fabio Treves (che a giorni festeggerà i quarant’anni di attività), dimostrano che dall’ep “Caramelle e Rock’n’roll” (2009) a oggi la voglia di divertirsi (nei testi come nelle melodie) è rimasta immutata. A cambiare è solo il  rockabilly che è stato sostituito da un rock molto più addolcito, con decisi riflessi pop. Nei brani migliori dell’album si scappa dalla vita quotidiana aggrappandosi a dei palloncini colorati (“In bocca al lupo, Margherita”) e si racconta di un amore finito e dei ricordi lasciati in un fazzoletto (“Gocce di Chanel”).

L’unico probabile rischio, andando a più riprese a riaprire il frigo, è che la freschezza che si avverte in questi brani faccia intravedere una data di scadenza. Ascolto dopo ascolto.

(Pubblicato su Shiver)