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flashback 135, immagini, ipotesi, milazzo, parole, poetarum silva, racconto breve, rubrica, viaggio
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Resto a galla nell’acqua e faccio il morto per qualche minuto. Poi, fingendo indifferenza, controllo di essere ancora in linea con l’ombrellone. Qualche bracciata per arrivare dove non si tocca e poi di nuovo a galla. Il castello di Milazzo è l’unica cosa che riesco a distinguere. Senza occhiali la mia vista si apre al mondo delle ipotesi. I volti di chi passa sulla spiaggia, quelli di chi agita le mani e si toglie i vestiti, diventano i volti delle persone che mancano, chi per la distanza e chi per l’impazienza di scoprire un mondo nuovo. Non ci sono nuvole per indovinarne la forma e, per questo, uso le persone per indovinarne la vita. Solo alle spalle, dietro al Capo, se ne vede una piccola e alta, in corrispondenza della raffineria. È di colore nero.
(Pubblicato su Poetarum Silva)