Tag

, , , , , , ,

dsc02355

11

Giulia, fin da piccola, ha preso l’abitudine di non camminare sulle grate; ci gira sempre intorno. Ha paura che si possano aprire sotto i piedi, facendola sprofondare negli inferi di questa città. Cammina contando i passi e masticando un chewingum. Lei, a dire il vero, li chiama cicles (come a Torino) e a volte cingomma. Ha una teoria tutta sua sulla creazione dell’universo. Nessuna esplosione e niente Dio. Tutta colpa degli extraterrestri. Loro, dice, hanno creato tutto questo per fare degli esperimenti, per vedere a che livello può abbassarsi un essere semplicemente terrestre. Quando lo dice, ha un leggero difetto di pronuncia e un sorriso di vantaggio. Usa sempre vestiti più larghi, di almeno due taglie; dentro, è solita dire, mi nasce un figlio al giorno. Il nome è sempre lo stesso; il padre, chissà.

(Pubblicato su Poetarum Silva)