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Edito dalla ControRecords di Davide Tosches (più che un’etichetta discografica, un vero e proprio collettivo di artisti), Storie a bassa audience è il primo lavoro solista del torinese Gianluca Conte, in arte Mezzafemmina, registrato e prodotto artisticamente da Gigi Giancursi e Cristiano Lo Mele dei Perturbazione.
Dopo aver militato nei Melanie Efrem (band che nella seconda metà degli anni zero ha vinto diversi concorsi e ha aperto i concerti di artisti come Afterhours, Perturbazione e Meg) muove i suoi primi passi da solo con un disco d’esordio che in otto storie oscillano tra l’ironia e il sociale, affrontando argomenti scomodi come i morti sul lavoro (Articolo 1), in Italia celebrati solo se indossano una divisa, la pedofilia (Giochi da grandi) o l’alienazione della società (Insanity show).
Nel disco si avverte tutta la difficoltà del quotidiano, raccontata in modo diretto, senza schermate, con una sorta di pudore e (a volte) incredulità.
In Articolo 1 (La nostra è una Repubblica fondata sul lavoro / Ma se vado a lavorare muoio), si parla dell’insicurezza del lavoro e, di rimando, anche del paradosso di far parte di una Repubblica fondata su qualcosa che manca.
Così come di lavoro si parla anche ne “Le prigioni del 2000”, brano con il quale Mezzafemmina ha vinto il Premio SuperSound per la miglior canzone sul tema sociale del lavoro. In attesa di un’Italia diversa, qui ha raccontato la precarietà di una generazione, quella degli over trenta, istruita ma senza nessuna prospettiva (“Domani sarà un altro giorno e sarà sempre tutto uguale” e “Sono sicuro di meritare di più / un luogo che mi possa appartenere”).
Tra le partecipazioni del disco bisogna segnalare Robertina che canta in Brace e Iside (i meno distratti la ricorderanno sia in proprio sia in compagnia de Il Gatto Ciliegia e il Grande Freddo), Andrea Ghiotti (che già ha condiviso il palco con Gianluca durante l’esperienza dei Melanie Efrem) e Cristiano Lo Mele ai cori così come Gigi Giancursi, che suona anche una serie di strumenti (dalle chitarre alla batteria).
Storie a bassa audience è un disco sofferto che, senza giri di parole, arriva dritto al punto e mostra la nudità del Re. E di un popolo che non si accorge delle proprie prigioni, accontentandosi di un mediocre show.
Tracklist:
01. Articolo 1
02. Le prigioni del 2000
03. Insanity show
04. I pinguini si comprano il cappotto
05. Giochi da grande
06. Iside
07. Brace
08. Sorrisi e balle varie
(Pubblicato su Fuori Asse)