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Sono passati sette anni dal primo capitolo di Musica Nuda e per questo sesto disco, il primo di (quasi) soli inediti, non si poteva scegliere un titolo più adatto. Perché Complici, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, in tutti questi anni lo sono diventati davvero.
Nati per caso con quello che poteva sembrare un progetto destinato a concludersi in breve tempo, con una formula audace che rischiava di risultare stancante, Musica Nuda ha trovato nell’abbinamento tra cover, contrabbasso e voce l’elemento vincente. All’ascoltatore resta l’essenza delle canzoni, nulla di superfluo e nulla di mancante. Il terzo posto al Premio Tenco del 2004 nella categoria interpreti e la successiva vittoria nel 2006, insieme al successo in Francia, hanno spianato la strada a una continua ascesa che oggi li ha portati a pubblicare un disco con canzoni scritte per loro da artisti quali Pacifico, Max Casacci (Subsonica), Alessio Bonomo e Carlo Marrale.
Sul totale di quattordici brani, trovano comunque spazio anche tre cover e mezzo: Mirza (Nino Ferrer), Mon amour (Henri Salvador) eFelicità (Lucio Dalla), insieme a Bach aire, la famosa suite in re maggiore alla quale Al Jarreau ha aggiunto, come regalo al duo, un testo inedito.
Pop, jazz e musica d’autore vengono sorretti abilmente dai due strumenti del disco, il suono del contrabbasso di Spinetti e la vocalità della Magoni, rendendo l’ascolto fresco e piacevole. Sono infatti tante le canzoni che si fanno notare fin da subito: dall’iniziale Vado giù, brano scritto per il duo da Luigi Salerno (e come fa un giorno così semplice/a complicarsi tutto che sembra di non farcela) a Una notte disperata di Pacifico (da quando non ci sei cammino all’incontrario/ho perso il mio binario e non riesco ad andar via).
Su tutte risaltano Rimando di Max Casacci e I giorni di festa di Pasquale Ziccardi (in passatoautore e bassista nella Nuova Compagnia di Canto Popolare), che con questa canzone vinse il premio Musicultura nel 1992. Nel brano che dà il titolo al disco Carlo Marrale mette in musica un testo di Bruno Lauzi, mentre in Mirza la Magoni fa la voce del padrone alla ricerca del proprio cane, per l’occasione interpretato da Spinetti (che, non me ne voglia, ma come cantante è “perfetto” per questa parte). Il disco si chiude con due canzoni firmate interamente dal duo: Professionalità e Cinema.
Nella prima si parla della mancanza di capacità e competenza che oggi si riscontra in qualsiasi ambito lavorativo (e il “quintetto” Musica Nuda, composto da “Spinelli e Magone” ne sa qualcosa), mentre Cinema“è un brano ancora in divenire”, inserito per affetto nei confronti di Sergio Taglioni, loro amico e fonico, che è venuto a mancare il giorno dopo la chiusura dei missaggi. E forse questa scomparsa è l’unica vera nota stonata in tutto il disco.
Tracklist:
01. Vado giù
02. Una notte disperata
03. Complici
04. Lei colorerà
05. Sentieri strade saluti
06. Mirza
07. When I drink
08. Rimando
09. I giorni di festa
10. Bach Aire
11. Professionalità
12. Mon amour
13. Cinema
14. Felicità
(Pubblicato su PopOn)